Investire sul mattone è ancora una scelta sicura?

Ah il mattone! Se hai soldi, mettili lì, quello è sicuro e solido.
Te lo darei in testa, io il mattone.

Ho iniziato a studiare economia perchè leggevo sui libri di questi unicorni delle rendite. le famose rendite passive.
Giuro che mi sono sforzato all’esame di ragioneria 1 prima, ragioneria 2, poi, economia aziendale, finanza aziendale, programmazione e controllo, ma non le ho mai trovate spiegate.

Nel bilancio c’era sempre e solo riportato: passività o al più attività 🙂

Allora mi sono detto: vabbbè, ma l’università non serve, lì non ti insegnano ciò che può esserti utile nella vita, quella vera (non è così vero..).
E allora, giù di libri, corsi, confronti con altre persone.

Tutti mi dicevano: gli immobili sono la soluzione, compri a meno, vendi a più ed il gioco è fatto. Semplice!
Se poi sei veramente figo, metti a reddito.
Così ho fatto e non solo una volta.

Beh, ti dico questo e te lo dico per esperienza personale vissuta.

Quante volte hai sentito dire:

  • il mattone è solido
  • agli italiani piace investire nel mattone
  • l’immobile è qualcosa che si rivaluta nel tempo
  • l’investimento in immobili è un rendimento sicuro perchè se vai in affitto, sprechi soldi, uno dei primi obiettivi di una persona è avere un tetto sulla testa

Balle, tutte balle di chi parla o per interessi personali o perchè non ha esperienza diretta di quel che dice.

Da quando ho incominciato ad investire negli immobili dal lontano ormai 2008:

  1. hanno introdotto l’IMU
  2. hanno levato quella che era una tassazione di favore sugli immobili
  3. hanno re-introdotto la “seconda casa” con ciò introducendo una sorta di discriminazione tra proprietari di immobili
  4. hanno fatto diventare le società immobiliari il demonio del fisco e ad oggi le limitazioni sono elevatissime
  5. il mercato immobiliare è crollato e mai più ripreso dopo la bolla del 2008
  6. ottenere un mutuo in banca è diventato più difficile che vincere alla lotteria
  7. si vocifera di una patrimoniale e tanto tanto altro.

Ci vogliono soldi per acquistare, se non hai una rete di professionisti (notai, avvocati, commercialisti, idraulici, elettricisti, muratori) è un bagno di sangue.

Se hai solo 2 o 3 immobili e non hai contratti di pronto intervento, assicurazioni e professionisti che ti tutelano,  nonchè know how specifico, il rischio è dietro l’angolo e, considerati gli importi in ballo, quasi sempre considerevoli, ci si rischia di fare molto male.

Ma il top del top, l’abbiamo avuto con questa pandemia.

Tu pensa, leggi bene e non ci crederai.
Sappi che è in corso un espropriazione di Stato.

Io che sono il proprietario di un immobile

  • non solo sottostò al rischio di avere dei periodi in cui l’immobile sia sfitto
  • non solo devo sobbarcarmi della manutenzione straordinaria ed a volte ordinaria
  • non solo devo sopportare il rischio che ci sia qualcuno che non paga l’affitto e/o le rate condominiali
  • non solo ho un sistema giudiziario completamente a favore dell’inquilino che mi permette, se sono estremamente bravo di ritornare nel possesso del mio immobile, non prima di un anno
  • non solo devo pagare le tasse fino a che non dimostro con una sentenza che l’inquilino non mi paga (solo in Italia succede una cosa del genere!)
  • ma con il covid sono DUE ANNI che non posso liberare la mia proprietà perchè c’è il blocco degli sfratti.

E allora cosa dovremmo fare?

E’ certamente giusto aiutare le famiglie in difficoltà, ma non deve nè può farlo il privato, non forzatamente, soprattutto quando in maniera criminogena lo stato forma i morosi per professione.

Infatti chi conosce il meccanismo, sono mesi che ha smesso di pagare e, bontà sua, già è tanto se non ti chiede dei soldi per liberare l’immobile, consapevole che lo Stato è dalla sua parte e la sua richiesta diventa un’estorsione legalizzata.

Ecco che investire in immobile non è proprio la scelta migliore

Non è come raccontano i libri di Kyosaky visto che negli Stati Uniti, per dirne una, lo sceriffo ti viene a prendere a casa per le orecchie dopo che sono 3 giorni che non paghi, le case sono costruite diversamente e valgono molto meno, il mercato immobiliare è molto più florido.

Non è come nell’immaginario collettivo dove, forse, fino a qualche anno fa, c’era un ridente mercato, avere la seconda casa era un must per la classe media e l’Italia era il Paese con il numero di immobili pro-capite più alto al mondo e le banche finanziavano fino al 150%.
Con la scomparsa della classe media e la diminuzione del potere d’acquisto le restrizioni delle banche, tutto questo è venuto meno.

Esistono altre soluzioni quindi? Ce ne sono diverse.
Scrivimi e ne parliamo in base alle tue esigenze.